La saga "Metro" sviluppata da 4A Games, ispirata agli scritti dell'autore russo Dmitry Glukhovsky, specialmente "Metro 2033" e i suoi seguiti, ha immediatamente catturato la mia attenzione grazie alla sua atmosfera oscura e post-apocalittica. Quest'opera mescola abilmente elementi di survival horror e sparatutto in prima persona, creando un'esperienza avvincente e carica di tensione. Ambientata in un sistema di metropolitane tenebrose e sporche, popolate da soldati che pattugliano e difendono i massicci portelloni che separano le varie gallerie dal mondo esterno, la saga ritrae un mondo in cui l'umanità si aggrappa a una fragile speranza di sopravvivenza. In questo contesto desolante, contrassegnato da malattie, cibo di scarsa qualità e la scarsità di risorse al di là di proiettili e filtri per maschere antigas, vitali per la sopravvivenza fuori dalla metropolitana, la vita si svolge sotto una costante minaccia.
Costruzione del mondo e incipit narrativo.
Le stazioni della metropolitana, trasformate in città-stato, offrono un barlume di umanità, con musica, alcol e un forte senso di comunità. Al contrario, le gallerie nascondono pericoli ben maggiori, essendo infestate da creature mutate dalle radiazioni, aggressive e mortali per chi non è adeguatamente equipaggiato. La superficie presenta sfide ancora più ardue, con animali mutati dalle radiazioni che vagano come bestie feroci in cerca di cibo per sopravvivere.
In questo mondo brutale, anche gli esseri umani sono spesso costretti a uccidere per sopravvivere, in una lotta incessante dove prevale il più forte. A complicare ulteriormente la situazione ci sono i Tetri, esseri umanoidi dotati di potenti capacità psichiche, ritenuti i "Novi Homines", i presunti eredi del pianeta.
Il racconto segue le vicende di Artyom, residente nella stazione "Expo" nei quartieri settentrionali di Mosca. Dopo il ritorno di un amico del suo patrigno da una missione, Artyom riceve l'incarico di portare un messaggio cruciale alla stazione "Polis", il nucleo della metropolitana, dove risiedono gli Spartani, un gruppo militare impegnato a mantenere la pace e l'ordine. Il messaggio riguarda la minacciosa presenza dei Tetri.
Per evitare spoiler, soprattutto considerando i colpi di scena dei finali e il capitolo "Exodus", non entrerò ulteriormente nei dettagli della trama.
Sangue freddo, parsimonia e scontri a fuoco.
Passando al gameplay, che considero l'aspetto più esaltante dei vari titoli, esso si distingue come elemento dominante dell'esperienza di gioco, risultando unico grazie a specifiche meccaniche di sopravvivenza che arricchiscono profondamente il gioco.
Tra le meccaniche distintive della saga "Metro" spicca la ricerca di filtri per le maschere antigas, essenziali sia per esplorare le aree di superficie che per muoversi in zone ancora contaminate della metropolitana. Questo elemento introduce un livello di pianificazione e cautela nelle esplorazioni, trasformando ogni avventura in un'esperienza tesa e calcolata.
La gestione della maschera antigas aggiunge ulteriore realismo e sfida: essa può subire danni a seguito di cadute pesanti, incontri pericolosi con creature ostili o durante combattimenti. Inoltre, la maschera può sporcarsi di fango, sangue o pioggia, riducendo la visibilità e richiedendo una pulizia immediata tramite un comando sul gamepad. Questa dinamica non solo aumenta l'immersione ma costringe il giocatore a valutare rapidamente le proprie priorità in situazioni di pericolo.
Nell'ultimo capitolo, "Exodus", la maschera presenta dettagli ulteriormente realistici, come la possibilità di effettuare riparazioni di emergenza con nastro isolante. Questa caratteristica arricchisce il gameplay con un senso di urgenza e adattabilità, evidenziando il tema della sopravvivenza in condizioni estreme.
Un altro elemento interessante del gioco è l'utilizzo di una dinamo manuale per ricaricare la torcia elettrica, oppure l'uso di un accendino, che fornisce una luce meno intensa ma può essere utile in determinate circostanze. Gli scontri a fuoco sono avvincenti e le armi, assemblate in modo rudimentale, possono surriscaldarsi e richiedono una pulizia regolare per evitare inceppamenti. È anche cruciale monitorare la pressione del fucile ad aria compressa: efficace a piena pressione, ma quasi inutile se poco carico.
Inoltre, il giocatore può interagire con varie fonti di luce, come lampade, candele, o lampadine, che possono essere spente o svitate per favorire un approccio stealth. È anche possibile disattivare i generatori di corrente per spegnere tutte le luci artificiali in un'area (tranne le candele). I nemici possono essere storditi con attacchi alle spalle o eliminati silenziosamente da lontano utilizzando coltelli, che possono essere recuperati una volta lanciati. Queste meccaniche di gioco arricchiscono ulteriormente le strategie a disposizione del giocatore, aumentando l'immersione e la varietà delle situazioni di gioco.
Gli scontri con le creature si trasformano in una vera e propria battaglia per la sopravvivenza. Queste non possono essere derubate di munizioni o armi e spesso richiedono molti colpi per essere abbattute. Le creature variano notevolmente, rendendo ogni scontro unico: alcune possono essere affrontate in gruppi numerosi, richiedendo rapidi riflessi e una strategia efficace. Altre si possono sconfiggere solo con l'uso di una fonte luminosa, mentre alcune sono capaci di volare e schivare abilmente i colpi. Gli scontri avvengono in ambienti diversi, dalle ampie arene a spazi più ristretti e confinati.
In particolare, negli scontri all'aria aperta, la situazione può diventare critica se la maschera si danneggia durante un combattimento con un branco di creature. In questo caso, è essenziale trovare rapidamente una maschera intatta da un cadavere, qualora ve ne siano nei dintorni, altrimenti il giocatore rischia una morte certa. Questo aspetto aumenta notevolmente la tensione e l'urgenza delle situazioni di gioco, sottolineando l'importanza di una gestione attenta dell'equipaggiamento e delle risorse disponibili.
Ultime considerazioni.
L'atmosfera del gioco è straordinaria, sia nelle gallerie, con suoni echeggianti e allucinazioni causate da sostanze o funghi radioattivi, sia in superficie, con una Mosca distrutta e silenziosa, coperta dalla neve e dal vento gelido.
Non ho mai giocato al titolo originale "Metro 2033", ma alla sua versione "Redux", che aggiorna il gioco al più moderno "Last Light", migliorandolo secondo le recensioni e le opinioni dell'epoca. Un giorno potrei provare la versione originale per curiosità. La grafica dell'intera saga, con le versioni "Redux" e "Exodus" e l'uso del ray tracing, è eccellente. Le animazioni facciali, seppur poco convincenti, vengono compensate dalla solidità del gameplay, dalla qualità artistica dell'atmosfera e delle ambientazioni, e da una trama che coinvolge il giocatore e offre più di un finale.
In conclusione, ritengo che la saga "Metro" sia un'esperienza imperdibile, specialmente per gli appassionati di first-person shooter e survival horror.